mercoledì 18 luglio 2012

E la calma interiore

Tutto ad un tratto le ansia sono passate, le paure dimenticate. Sono stata sopraffatta da una sensazione di calma tantrica. Visto che non ho fumato sostanze stupefacenti, credo proprio che sia merito degli ormoni.

In questi giorni mi sono data all'affannosa ricerca dell'ospedale dove partorire. E' presto lo sò, ma visto le mie ultime esperienze con gli ospedali pubblici e la sanità nazionale preferisco portarmi avanti.
E sembra che mi stia muovendo nella giusta direzione.
Per ora l'ospedale più papabile è il Buzzi, l'ospedale per bambini. Su internet trovo solo pareri positivi, c'è la terapia intensiva neonatale che non tutti gli ospedali hanno (facciamo gli scongiuri ma non si sa mai), la possibilità di travaglio e parto in acqua.
In più ho scoperto, ma devo approfondire la cosa, che stanno sperimentando l'utilizzo di gas esilarante come antidolorifico per evitare l'epidurale. Meno costoso, non invasivo, e magari ci scappa pure una bella e grassa risata tra una contrazione e l'altra. Mi informerò.

Intanto però ho scoperto che entro la 20esima settimana devo prenotare corso preparto e colloquio con l'anestesista, altrimentio non trovo posto. E' prestissimo lo sò, quindi sono contenta di essermi mossa subito.

1 commento:

  1. Come affrontare la tragedia e aiutare gli altri ad affrontarla

    L'editore di Monaco ha pubblicato il libro intitolato “Ogni terza donna”. La scrittrice, ha dedicato il libro a tutti i bambini stellati e ai loro genitori.
    I bambini stellati in Germania vengono chiamati mai nati, quelli che sono morti durante il parto o quelli che sono deceduti poco dopo la loro nascita. Nel suo libro, la scrittrice dà voce alle donne che hanno perso i loro figli non ancora nati, ma non hanno rinunciato a una gravidanza con lieto fine, e anche al uomo che è sopravvissuto al dolore della interruzione della gravidanza della sua dolce meta. Queste storie dimostrano: coloro che hanno vissuto un trauma psicologico così grave dovrebbero assolutamente lavorarci su e non essere lasciati nella solitudine con il problema.
    La stessa scrittrice ha affrontato un problema simile ai suoi tempi. – “Mi dispiace signora, ma non sento più il battito cardiaco del feto”, la stessa è rimasta senza parole dopo le fatidiche parole del medico durante uno dei suoi controlli di routine. Come ammette l’autrice del libro, non aveva mai vissuto un tale shock.
    Gli specialisti della clinica di medicina riproduttiva del prof. Feskov hanno a che fare con storie simili ogni giorno e sanno quanto sia importante il sostegno per le famiglie che lo attraversano. Sono sempre pronti ad offrire soluzioni per coloro che sognano di diventare genitori.
    ******
    Oggi, la scienza moderna offre la possibilità di dare la vita al proprio figlio biologico. Le tecnologie riproduttive avanzate offrono a tutti grandissima opportunità di diventare genitori felici, di sentire le prime paroline dei propri figli e di fare i primi passi insieme.
    Questa clinica di maternità, donazione e FIVET svolge l'attività nel ambito dal 1995. Medici altamente qualificati, enorme banca dati di madri e donatrici, pacchetti di trattamenti unici con garanzia al 100% di risultati, prezzi fissi senza costi aggiuntivi.

    RispondiElimina