sabato 3 dicembre 2016

Lettera a un secondogenito

Caro Puffetto,
tra poche ore compirai un anno.
Non mi stancherò mai di pensare che sei stato la mia bella sorpresa del 2015. E più passa il tempo, e più ti guardo, e più mi rendo conto che tu sei uno di quei regali che sai di volere ma pensi " ma si, un giorno..vedremo". Poi qualcuno inaspettatamente ti fa questo dono e di punto in bianco scopri che di questa cosa non puoi farne a meno, e ti chiedi perché mai pensavi di aspettare tanto per averla..
Tu urli, piangi, ti fai sonoramente e a volte anche fastidiosamente sentire..
In un mondo in cui il tuo fratellone la fa da padrone, con le sue paure, le sue incertezze, ma anche il suo atteggiamento un po' da primadonna, tu ti fai energicamente spazio, urlando al mondo che ci sei anche tu con tutti i tuoi bisogni e desideri.
Caro secondo figlio, sappi che sei secondo solo di numero, perchè arrivato dopo..
Ma per me non sei secondo in nulla..
Sappi che anche se seguo tuo fratello un pensiero va sempre a te. Una parte del mio cuore è sempre rivolta verso di te..
Che ci sono momenti che sono con lui ma vorrei correre da te, e prenderti, annusarti tra le pieghe del collo cicciotto, farti il solletico che soffri terribilmente, riempirti di baci quelle guance morbide e profumate.
Caro secondo figlio, che nato così vicino al Natale subisci i " ma si tanto ci vediamo a Natale anche se non vengo al compleanno" o " un regalo unico che c'è anche Natale?", sappi che da me non riceverai mai questo trattamento.
Che la tua festa sarà preparata nei minimi dettagli e con tanto amore esattamente come quella di tuo fratello, che spenderò lo stesso tempo e fatica nel cercare i regali adatti a te, perché anche se ereditiero dei giochi del "grande", ti meriti anche tu qualcosa di tuo, esclusivamente tuo.
Caro secondo figlio, con la tua faccetta seria e compunta che sfogli i libri in un angolo della stanza come uno studente diligente, che osservi tutto con occhio quasi critico, che passi dalla serietà alle risate sfrenate in pochi secondi, che cerchi rifugio nella cesta del gatto per inventarti giochi tutti tuoi.. non urlare, non serve.. io ti sento.. quando studi un cordoncino o quando giochi con qualcosa che non dovresti.. quando giochi con tuo fratello o balli al ritmo di qualche musichetta.. quando dormi abbracciato a quel pupazzetto che ti ho fatto con una vecchia canotta.. io ti sento..
sento tutta la tua personalità e il tuo carattere volitivo e il tuo desiderio di farti notare dal mondo.
Caro secondo figlio.. domani fai un anno.. un anno di noi, di tetta tetta, di fascia, di coccole.. un anno di amore che dopo il primo figlio si pensa fermamente che non sia possibile provare per qualcun altro, e poi scopri piacevolmente che è non solo possibile, ma anche così facile e bello che a volte fa quasi male..
Auguri amore mio.. se in questi primo anno hai imparato così tanto, vedrai quante cose meravigliose e da scoprire ti aspettano in questo secondo..
Buon compleanno puffetto!!!




mercoledì 28 settembre 2016

Quasi 10 mesi. I progressi di Lenticchia

Il piccolo Lenticchia ha ormai quasi 10 mesi e ha già capito tutto.
Cicciotto e dallo sguardo sveglio (troooppo sveglio), segue il fratello in tutto quello che fa, lo tampina, gli sta con il fiato sul collo, come a voler carpire tutti i segreti del monello perfetto.
A 9 mesi ha 4 dentini, come un castorino (sono spuntati prima i due sopra), cammina attaccato ai bordi di qualsiasi cosa, e, quando è distratto, fa anche qualche passo da solo.

Ottiene quel che vuole con il suo sguardo birichino, e se non lo ottiene frigna e urla che è un piacere (bè più o meno).
Ha capito che sulle scale del palazzo c'è l'eco, e quindi appena varchiamo la soglia di casa si cimenta in una serie di "Ah, ah" urlati e ride sentendo il ritorno.
Ha capito che quando in macchina (che ahinoi odia) passiamo sul pavè, la voce trema ed è divertentissima questa variazione inaspettata.
Ha capito che il miscelatore del bidet, se manovrato a dovere, porta a una cascata di acqua meravigliosa, tutta da spruzzare per il bagno.

Ha però anche capito che bisogna portare rispetto a Gattociccione, non importunarlo troppo, perché una zampata ben assestata non la nega a nessuno.

Ha capito che la scuola materna di Chicharito è un posto bellissimo, tanto che oggi, mentre rimettevo le scarpe al fratellone, gatton gattoni è andato a sedersi composto in mezzo ai bimbi più grandi che si accingevano a ascoltare la maestra che leggeva una storia.
E lui li, serio, dal visino assorto, pronto ad ascoltare.

Insomma, un tipino niente male, che sa il fatto suo, e si stizzisce parecchio se non ottiene quel che vuole..

Ne vedremo delle belle...

mercoledì 21 settembre 2016

Una settimana alla grande

Ormai è una settimana che Chicharito frequenta la scuola materna, e tutto procede alla grande!
Gli piace e non vede l'ora di andarci, tanto da faticare a salutarmi una volta indossate le ciabattine.
Per ora nessun pianto o capriccio, e inizia anche ad assaggiare cose che normalmente si rifiuta anche solo di annusare.
E io? Bè, il primo giorno sono stata bravissima. Non ho pianto nè fatto scenate salutando il mio bambino che iniziava una nuova avventura.
Perchè diciamocelo, chi mi conosce sà che sono di lacrima facile e aveva già scommesso sul mio pianto.
C'erano varie quotazioni.. chi scommetteva che avrei aperto le fontane appena messo piede fuori dalla scuola, chi una volta seduta in auto.
Vi ho fregati :-P

Ok.. lo ammetto.. il giorno prima, nella sala d'aspetto del mio dentista, ho tediato, occhi lucidi e voce tremolante, una mamma che aveva portato la figlia di età scolare al controllo dell'apparecchio..
Mi sono sfogata e ho esternato tutta la mia ansia.. Lei però è stata veramente carina e ha avuto parole di conforto.. Mi avrà preso per pazza.. o forse no, perchè tutte ci passiamo..
I figli sono parte di noi, e lasciarli andare nel mondo fa sempre un pò male...

giovedì 15 settembre 2016

Chicharito va alla scuola materna

Rieccomi qui, dopo mesi di assenza, presa in un vortice fatto di pappe, tetta, notti in bianco, pipì nel lettone, paure e tanto altro ancora.
I bimbi crescono e si adorano.

Ma questa sera torno non per parlare dei loro progressi e delle tappe evolutive raggiunte, ma perché domattina Chicharito farà il suo primo vero passo nel mondo iniziando la scuola materna.
Finita oggi l'avventura di 3 anni allo spazio giochi, domani lo aspetta un nuovo mondo, fatto di canzoni, clori, nuovi amici, nuove esperienze.
Un mondo che lo arricchirà e lo farà crescere ma da cui io mamma sarò esclusa..
Perché per ovvi motivi non ci sarà qualcuno che alla sera mi racconterà per filo e per segno tutto quello che Chicharito avrà fatto durante la giornata come ha fatto fin'ora la nonna creativa.
Le piccole conquiste, i momenti di tristezza, le parole nuove..tutto questo da domani sarà un mistero, Chicharito avrà un vissuto a me sconosciuto. E si, lo so.. è normale, è giusto così, fa parte della vita eccetera eccetera..
Ma da mamma romantica e dalla lacrima facile permettetemi di essere un po' malinconica  e un po' triste.
La sacchetta è pronta, lo zainetto pure.
Chicharito negli ultimi giorni mi ha detto con i lacrimoni agli occhi che sentirà la mia mancanza..
Conoscendolo probabilmente la sentirà per i primi 5 minuti e poi si perderà in questo mondo bellissimo..

Io invece, seduta nel parcheggio fuori dalla scuola, ci impiegherò sicuramente di più a accettare che il mio cucciolo ha iniziato a spiccare il volo.

venerdì 18 marzo 2016

Tutta la comitiva a Fà la Cosa Giusta

Oggi è iniziata Fa la cosa giusta, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
Siamo andati io, Chicharito, Caccapappa2 e la nonna creativa. Il padiglione 3 è completamente occupato da stand pressoché commerciali, cose naturali, mete per vacanze alternative. Il padiglione 4 ha area vegan e alcuni stand dedicati ai bambini.
Ho molto apprezzato l'area per il cambio e l'allattamento, e lo stand della casa editrice Il bambino naturale, che pubblica libri molto interessanti (tra cui quelli di Giorgia Cozza).
Abbiamo però sbagliato momento per andare in  fiera. Mattinata troppo dedicata alle scolaresche, per noi non c'era possibilità di partecipare a nulla.
Nello stand sui giochi di luce Chicharito è stato praticamente mandato via perché c'era già una scuola.
Non c'era più lo spazio gioco libero, e in generale ce ne siamo andati un po' delusi..

domenica 28 febbraio 2016

Il mostro dela coperta fa tanta paura

In questo periodo un bel po destabilizzante per Chicharito sono venute fuori numerose paure. Una tra tante, il classico, e spesso altalenante, timore per il buio, si è trasformato in un vero e proprio terrore per i mostri che sembra popolino numerosi la sua cameretta al calare del buio, e in particolare nel suo letto.
Per intenderci se lo faccio sdraiare si tappa gli occhi e appena lo lascio libero di fare quel che vuole scappa dalla cameretta.
Un paio di giorni fa lui stesso ha suggerito di trovare una pozione rossa e nera che scaccia i mostri.
Quindi ho comprato poco fa uno spray profumato per ambienti di colore rosso, ho applicato una grossa etichetta nera con adesivi di mostri e fantasmi e stasera vedremo se sarà efficace..

martedì 26 gennaio 2016

Un momento per me: considerazioni su Chicharito

Incredibile ma vero riesco a prendermi un momento per me, chiusa in cucina, con il bissino addormentato e Chicharito che gioca tranquillo perché ha trovato per casa una vera e propria scatola dei tesori: la scatole con oggetti vari e maschere per travestirsi..
Ammetto che questo periodo non è affatto facile.. Chicharito è bravissimo con il fratellino ma una vera e propria peste con noi genitori. Urla, capricci, dispetti, un repertorio che si è quintuplicato con il passare dei giorni..

Pensavo che passare più tempo con me, potesse aiutarlo, e invece toglierlo dalla sua routine a casa nonni è stato solo deleterio. E quindi ci dividiamo la sua "custodia" io e i nonni, nella speranza che le cose migliorino.
Tutti mi dicono che è una fase, che passerà, io spero passi il prima possibile, perché sono stanca di urlargli dietro, di sgridate, ripicche e castighi.

Cerco consigli che in realtà nessuno riesce a darmi.
A volte perdo la pazienza e poi mi rendo conto che è solo un cucciolino di tre anni che nel giro di un anno si è visto togliere dalla sua realtà casalinga per andare in una casa più grande, con spazi e possibilità diverse, ma soprattutto si è visto spodestare dal suo ruolo di re della casa (nostra e dei nonni), per l'arrivo di un fratellino che, diciamocelo, è carino ma totalmente inutile..

Notizia positiva: consegnata l'iscrizione alla scuola materna. Spero venga preso nella scuola prescelta.

lunedì 4 gennaio 2016

Un mese da bismamma

Eccomi qui, anno nuovo e bismamma. Il 4 dicembre infatti è nato Lenticchia.. In anticipo rispetto al termine (13 dicembre e per fortuna perché non ce la facevo più), anche lui gentilmente "sfrattato".
Tra feste, Chicharito, Lenticchia, questa nuova vita a quattro (anzi a cinque se si conta anche Gattociccione) mi ha tenuta lontana dal blog per tutto il mese, e quindi ne approfitto al primo complimese di questo  secondo cacca pappa, mentre Chicharito e davanti alla tv a vedere Sam il pompiere e il piccolino dorme in fascia, per fare un riassunto di questo ultimo periodo.
Innazitutto.. cos'è successo?
La mattina del 3 dicembre ho fatto la seconda visita di fine gravidanza, in anticipo sui tempi rispetto alla prassi della Mangiagalli, ma visto il mio problema del Qt lungo hanno voluto controllarmi prima.
Mi hanno trovata dilatata di due centimetri e con il collo dell'utero raccorciato, quindi, a detta loro, li li per iniziare a travagliare. Visto il vicinissimo ponte di Sant'Ambrogio non hanno voluto rischiare che partorissi durante quei giorni, con meno personale a disposizione, e quindi mi hanno ricoverata la sera del 3 per indurmi il parto alla mattina successiva, così da avere un cardiologo in sala parto come da indicazioni di Pavia (anche se con Chicharito non c'è stato).
Ho passato quindi la notte in sala pre travaglio, cercando di dormire, ma per lo più chiacchierando con la mia compagna di stanza anche lei li per un induzione, e con le ostetriche che passavano a vedere come stavamo, tutte molto carine e simpatiche.
Alla mattina alle 8 mi hanno visitata e spedita in sala parto, dove mi avrebbero rotto le acque.
Mi hanno messo sotto monitoraggio, poi verso credo le 10, visto che non si vedeva ancora nessuno causa varie urgenze, ho chiesto di andare in bagno, così da poter stare un po staccata dal monitoraggio e camminare.. Mi sono così iniziate un po' di contrazioni, tanto che alle 11, quando sono venuti a rompermi le acque ero già a quasi 5 centimetri.
Rotte le acque e dopo poco fatta la spinale, tutto si è svolto veramente in fretta, e alle 13.55 è nato Lenticchia.
Ho pianto, riso, tremato e stretto a me questo secondo fagottino urlante, uguale identico a Chicharito, se non per i capelli molto più scuri.
E sono rinata ancora una volta, questa volta bismamma, sicuramente più consapevole, meno spaventata, ma provando lo stesso identico amore che ho provato la prima volta..
Perché con i figli è così.. l'amore non si divide, ma si moltiplica quasi come una magia..