domenica 25 novembre 2012

29 settimane: Qt lungo e dintorni

Mi ci è voluto un pò per raccogliere le forze e scrivere cosa mi è successo venerdì, ma tra le lacrime e il senso di panico preferisco trovarle e raccontare cosa mi è successo.

Venerdì ho fatto l'ecocardio fetale all'auxologico di Milano. Tutto bene, il cuoricino di Chicharito batte forte e chiaro.
Finita la visita sono andata al Buzzi per parlare con una cardiologa per come mi devo comportare nella faccenda Qt lungo e parto. E qui sono iniziati i guai.
Mi è venuta incontro una cardiologa senza cartellino (quindi alla fine sono uscita senza neppure sapere con chi ho parlato). Le ho spiegato il mio problema, e che Pavia mi ha vivamente consigliato la presenza di un cardiologo durante il parto.
La cardiologa non ha voluto neppure leggere la lettera ufficiale che mi è stata rilasciata. Appena ha sentito che sono seguita dall'Istituto Maugeri di Pavia ha detto "Allora vada a partorire da un'altra parte. Magari a Pavia. Siamo contrari alla politica di Pavia nel trattamento del qt lungo che fa prendere medicinali alla donne in gravidanza. Qui non ci sarà mai un cardiologo disponibile".

Panico. Ma come è possibile che un cardiologo vada contro al modo di operare dell'unico centro che a livello nazionale si occupa di questo determinato problema?? Cioè, si sta parlando di un centro che fa ricerca, lavora da più di vent'anni su questo problema e sta cercando soluzioni. E mi sento dire che è sbagliato come operano? ma stiamo scherzando? Ma questa "dottoressa" si rende conto minimamente di cosa vorrebbe dire tirare via la terapia con betabloccanti ad una persona affetta da qt lungo? Vorrebbe condannare a grossi rischi, a volte mortali sia lei che il bambino!

E cosa ancora più grave: ho scelto l'Ospedale Buzzi perchè "ospedale dei bambini", che vanta un reparto di terapia intensiva neonatale e un reparto di patologia neonatale tra i migliori in Italia.
Non sò se il mio bambino ha il qt lungo, lo potrò sapere solo dopo la nascita. Con questa affermazione la dottoressa in questione mi sta dicendo che a loro non importa di salvaguardare la vita mia e del mio bambino tenendoci sotto controllo durante il travaglio e il parto mettendo a disposizone un cardiologo.
E allora in cosa sono così all'avanguardia? nel rianimarlo dopo?

Sono sconvolta e terrorizzata. Sono quasi nell'ottavo mese, ho corso pre parto e visita con anestesista già prenotati da mesi in questo ospedale. E ora mi trovo di fronte alla seria possibilità di dover andare da un altra parte. Sono nel panico perchè non sò da che parte girarmi.

Facendo qualche breve ricerca nella rete ho scoperto il nome di questa dottoressa, famosa per questi toni e modi che di umano non hanno nulla.
Domani cercherò di prendere appuntamento con la responsabile di cardiologia del Buzzi, sperando di trovarmi di fronte una persona più professionale e che abbia almeno l'accortezza di chiamare Pavia e chiedere informazioni su cosa avrei effettivamente bisogno durante il parto.
Spero solo di non dover essere obbligata a un cesareo.

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