venerdì 30 marzo 2012

Vuoi un bambino? Si, lo voglio

Lei: "Ma non ho capito, alla fine tu cosa vuoi? Quando ne parliamo mi dai ogni volta un’impressione diversa"
Lui: "Tu cosa vuoi?"
Lei (omettendo inutili polemiche sul fatto che a una domanda si risponde, non se ne fa una di risposta uguale): "Io voglio un bambino"
Lui: "Ok, allora facciamolo" (sorriso a 32 denti)

Se vi chiedete da che commedia di serie B è stato tratto questo dialogo vi fermo subito. Non è un film, ma il dialogo che io e mio marito abbiamo avuto sul furgone di lavoro una sera di gennaio mentre tornavamo a casa dopo un lunga e faticosa giornata di lavoro.
Direte: “E’ molto poco romantico!”. Lo so. Ne sono assolutamente consapevole. Ma noi siamo fatti così. Le decisioni più importanti della nostra vita le abbiamo sempre prese così, su due piedi, senza troppi giri di parole e seghe mentali. E fin’ora si sono rivelate tutte scelte vincenti.
E così abbiamo deciso, dopo quasi tre anni di matrimonio e quasi 10 che stiamo insieme, di allargare la famiglia e metterci alla ricerca di un figlio.

Premetto. Un bimbo lo abbiamo già. Da quasi un anno e mezzo abbiamo un micio cicciotto e tontolone che trattiamo come un figlio e che ricambia la nostra devozione nei suoi riguardi con una quantità di coccole e fusa impossibili da quantificare.

E quindi eccomi qui, Io, mio marito che potrei ribattezzare come Mister Play Soccer (sarà facile capire il perchè), e Gatto Ciccione.

E da questo mese è iniziata la nostra avventura.

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